EGLOGA
Perdersi nel bigio ondoso
dei miei ulivi era buono
nel tempo andato - loquaci
di riottanti uccelli
e di cantanti rivi.
Come affondava il tallone
nel suolo screpolato,
tra lamelle d'argento
dell'esili foglie. Sconnessi
nascevano in mente i pensieri
nell'aria di troppa quiete.
Nessun commento:
Posta un commento